News animali esotici: non c’è più un habitat in cui tornare

News animali esotici: per molte specie non c’è più una casa in cui tornare, un habitat naturale e un ecosistema rigoglioso sono solo miraggi ormai.

È l’appello che lancia tartaguida su instagram Venerdì 13 Agosto in contrasto alla campagna di Lav Italia sul divieto di commercio animali esotici in Italia.

News animali esotici

#noncomeprima è la propaganda della nota associazione animalista sui social per perseguire l’obbiettivo di vietare la vendita degli animali domestici in Italia. La campagna marketing si basa probabilmente su dati non aggiornati e non verificati. Infatti lo slogan: “se è esotico questa non è la sua casa” implicherebbe l’esistenza di un habitat naturale in cui tornare. Purtroppo non è così e non lo è da molto tempo. I cambiamenti climatici, l’inquinamento e la perdita della biodiversità hanno collassato gli ecosistemi. La deforestazione, gli incendi, le alluvioni… sono solo alcune delle catastrofi che ogni hanno sterminano gli animali selvatici.

Leggi anche: La risposta della terrariofilia alle iniziative degli animalisti

Affermare che i rettili dovrebbero tornare nel loro habitat naturale NON è una news sugli animali esotici e preclude una visione del mondo unilaterale ed estremistica potenzialmente distruttiva.

News animali esotici: il rischio della propaganda negativa

Il rischio della propaganda etica delle associazioni animaliste con dati non aggiornati è quello di contribuire alla disinformazione. Non citando le fonti alimentano i dubbi sulla veridicità dei contenuti: sembra quasi che la battaglia intrapresa sia frutto di una strategia di marketing più che risolvere un problema sociale. Gli animali domestici sono un tema sensibile, soprattutto quelli esotici. Una campagna di divieto inciderebbe in modo radicale sulla conservazione delle specie in via d’estinzione.

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La biodiversità della regione amazzonica è semplicemente straordinaria: vi si trovano oltre 3000 specie ittiche e più di 370 varietà di rettili

Geco Leopardino: In Afghanistan muoiono più persone per l’inquinamento che per la guerra

Secondo un articolo di Lifegate news sostenibili in Afghanistan (culla del geco leopardino) muoiono più persone a causa dell’inquinamento che per la guerra. In particolare nel 2019 sono morte 2798 persone a causa della guerra mentre si contano 3000 morti a causa della scarsa qualità dell’aria della capitale. Approfondisci la notizia qui

Si può ancora affermare che il geco leopardino stia meglio nel su habitat naturale se le condizioni ambientali sono queste? Proseguiamo con le analisi!

Geco ciliatus e barriera corallina: l’estrazione di Nichel in Nuova Caledonia danneggia gli animali di superficie e la barriera corallina

La produzione di nichel è il settore economico più importante sull’isola culla del geco ciliatus; causando seri danni ambientali: citando un articolo tratto dalla Convenzione Ramsar (trattato internazionale per la conservazione e l’utilizzazione sostenibile di zone umide del 1971).

“Comunque, secondo studi d’impatto ambientale effettuati, due nuovi centri di produzione nichel in particolare impianti facenti lavori sotterranei sono stati identificati come dannosi alle barriere coralline contigue e anche a specie di animale di superficie.”

Facile dire che il geco crestato stia meglio nel suo habitat, anche quando sull’isola la produzione di nichel ne minaccia costantemente la sopravvivenza? Approfondisci la notizia qui

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Estrattori di Nichel in Nuova Caledonia

Petauro dello zucchero: In nuova Guinea muoiono oltre 1 milione e 700 bambini all’anno a causa dell’inquinamento

Secondo l’OMS in Nuova Guinea (terra nativa dei petauri dello zucchero) ogni anno muoiono oltre 1 milione e 700 mila bambini a causa di smog, inquinamento, fumo passivo, acqua non potabile, carenza di servizi igienico-sanitari e igiene inadeguata. In particolare molti bambini ingeriscono sostanze nocive attraverso il cibo e l’acqua: fluoro e mercurio ma anche pesticidi, inquinanti organici e molto altro. Approfondisci la notizia qui

Ma quindi possiamo ancora affermare che i petauri dello zucchero stiano meglio in nuova Guinea dove anche i bambini muoiono a causa degli inquinanti?

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Smaltimento di rifiuti plastici in Nuova Guinea

Axolotl: il lago Xochimilco sempre più inquinato minaccia la sopravvivenza degli axolotl

“L’inquinamento proviene dalle fabbriche, ma anche dai residenti locali, che lo usano come fogna, e da coloro che ancora coltivano i giardini galleggianti utilizzando pesticidi contaminanti l’acqua.

L’axolotl selvatico sta correndo verso l’estinzione. Uno studio del 2003 a Xochimilco dall’Accademia delle Scienze messicana ha trovato una media di 6.000 axolotl per ogni kmq; l’ultima indagine, nel 2015, ha quel numero sceso a 36.” Approfondisci la news sugli animali esotici qui

Con quale coraggio possiamo ancora affermare che l’axolotl starebbe meglio libero nel suo habitat naturale? Si sta estinguendo!

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Inquinamento e coltivazione con pesticidi giardini galleggianti nel lago Xochimilco in Messico

Tartaruga mata mata: Orinoco in crisi ambientale dopo la costruzione dell’OMA per le estrazioni minerarie

Stiamo parlando dell’Arco Minerario dell’Orinoco (OMA), che ha una superficie di 111.843,70 chilometri quadrati.       24 febbraio 2016

L’OMA è un progetto dove regna la disinformazione e il poco che si sa, implica gravi casi di corruzione, violazioni dei diritti umani e gravi contaminazioni ambientali. Poiché l’inquinamento, il degrado ambientale e il cambiamento climatico trascendono i confini politici tra i paesi, i suoi effetti come la riduzione della foresta pluviale amazzonica, il rilascio di gas serra, l’inquinamento dei grandi bacini di acqua potabile, l’inquinamento del Mar dei Caraibi da mercurio e cianuro e un aumento della l’entità delle tempeste tropicali caraibiche, danneggerà tutti i tipi di vita ben oltre i confini venezuelani. Pertanto, la risposta a questa minaccia deve essere globale.

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Crisi ambientale da estrazioni minerarie illegali nel fiume Orinoco

Rettili, anfibi e mammiferi in cattività riepilogo

La cattività non rappresenta una schiavitù, un maltrattamento o una coercizione per gli animali esotici come rettili, anfibi e mammiferi esotici. Ogni comune e regione hanno serie leggi che garantiscono le misure minime e le forme adeguate. Ad esempio a Milano è illegale tenere un exotic pet senza i dovuti arredi per l’arricchimento psicologico.

Dobbiamo considerare il patrimonio di conoscenza sugli animali esotici come prezioso: zoo Keeper, allevatori, appassionati, veterinari, accademici… ogni giorno raccogliamo informazioni, teorie, tesi e dati sulla riproduzione, comportamento, interazione e riproduzione degli animali esotici. Anche di specie che in natura risulterebbero difficili da studiare; soprattutto con i problemi ambientali che stiamo affrontando.

“Il pianeta collassa e c’è ancora chi pensa che gli animali starebbero meglio nel loro habitat”

Edoardo Fivizzoli, tartaguida, citazione

Spero che questa “notizia sugli animali esotici” possa essere uno spunto di riflessione per quelle persone che sono rimaste accecate dalle loro convinzioni. Non è sicuramente bello sentirselo dire ma creare dialogo e favorire una comunicazione pacifica è la soluzione per salvare gli animali.

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Allevatore di animali esotici e appassionato di acquari ho creato il mio portale online per fornire le informazioni necessarie all'allevamento di rettili, anfibi e animali esotici. Diplomato in gestione dell'ambiente e del territorio mi batto per contrastare i pregiudizi e le notizie non verificate sugli exotic pets

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