Una petizione per eliminare gli animalisti dall’equazione “Animali Esotici”

Petizione animali esotici: in questo periodo di silenzio stampa da parte delle associazioni animaliste sull’infondata campagna NO Esotici arrivata e approvata in parlamento; si stanno discutendo divieti e regolamentazioni sul fronte politico.

Che il futuro della terrariofilia e dell’acquariologia sia incerto non è una novità, dall’aprile 2021 stiamo lottando con ogni mezzo per contrastare le ideologie estremiste dei nostri oppositori.

Sebbene la scienza rappresenti un’evidenza ha subito gli attacchi di un’opinione pubblica distorta e manipolata dalle associazioni animaliste arrivando in parlamento. (Ecco che cosa è successo clicca qui).

Altri fenomeni sociali moderni hanno dimostrato come l’ignoranza possa autolegittimarsi: un esempio concreto sono i terrapiattisti. Così come loro anche gli animalisti estremisti inneggiano all’estinzione delle specie calpestandone la conservazione e gli studi annessi.

Sebbene si vociferi di divieti sugli animali esotici a partire dal prossimo maggio 2022, nello specifico su anfibi e mammiferi domestici; le associazioni di settore hanno lavorato ad una petizione che dovrebbe “eliminare” le proposte insensate di divieto di detenzione animali esotici dall’equazione politica.

In particolare promuovere una regolamentazione in sostituzione ad un divieto immotivato, così da garantire a pieno i fini conservazionisti della nostra materia e del nostro lavoro.

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CLICCA QUI E FIRMA LA PETIZIONE per salvare gli animali esotici

Petizione Animali Esotici: obbiettivi

L’obbiettivo della petizione è di introdurre le associazioni di animali esotici; che stanno fronteggiando la vicenda dall’ottobre 2020 in una collaborazione su ogni decisione ministeriale.

  • La nostra controparte è un associazione politica, finanziata da politici con fondi statali

Il focus rimane quello di introdurre enti terrariofili e acquariofili all’interno dei processi decisionali ministeriali sull’applicazione di eventuali divieti o regolamentazioni.

Prima dell’intervento delle associazioni in politica è però essenziale un cambiamento all’interno della legge proposta di legge n. 2227 del 18/05/2021; che cita: prevedere ulteriori misure restrittive al commercio di animali, affiancate da un sistema sanzionatorio adeguato ed efficace, tra cui uno specifico divieto di importazione, conservazione e commercio di fauna selvatica ed esotica, anche al fine di ridurre il rischio di focolai di zoonosi, nonché l’introduzione di norme penali volte a punire il commercio di specie protette.”

  • I divieti non servono a tutelare ma solo ad alimentare il contrabbando e l’illegalità, chiediamo quindi di modificare la legge per una migliore REGOLAMENTAZIONE sulla detenzione e allevamento.

Le associazioni terrariofile e acquariologiche si interrogano anche sull’ormai palese intento delle associazioni animaliste di vietare ogni forma di allevamento (cane e gatto) e non soltanto di animali esotici. Sfruttando gli animali domestici esotici come “tavolo di prova” per le prossime strategie politiche.

La petizione è mossa da Italian Gekko Association in collaborazione con Italy Parrots Club, Associazione Padovana Acquariologica ErpetologicaAracnofiliaTarta Club ItaliaAssociazione Culturale VivascienzaGran Galà di Pappagalli, FOI Treviso, Associazione Italiana Allevatori PappagalliPassione Pappagalli. Ma altre associazioni si stanno schierando come firmatari.

Italian Gekko Association è stata fondamentale nella lotta alla disinformazione politica anche con la campagna social “facce da esotici”: clicca qui

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Le ragioni a sostegno della petizione animali esotici

Le ragioni a sostegno della petizione animali esotici sono molteplici e sottoscritte da evidenze scientifiche anche se non possiamo dire lo stesso per la controparte.

  • La maggior parte degli animali esotici presenti nelle case degli italiani è nata e cresciuta in allevamento, quindi non paragonabile alla fauna selvatica.
  • Il commercio di animali esotici, accessoristica e alimenti ad essi destinati, muove una parte importante dell’economia del settore; bloccarlo senza ragioni valide significherebbe creare danni economici notevoli al Paese e alle famiglie dei lavoratori del settore.
  • Regolamenti troppo stringenti e minacce di sanzioni potrebbero spingere persone più timorose o, peggio, meno premurose ad abbandonare i propri pet, con conseguenze disastrose per gli animali e potenzialmente per l’ambiente.
  • Parte degli animali definiti “esotici”, come alcuni roditori, sono impiegati nella pet therapy e sono di indubbio beneficio in molti percorsi terapeutici.
  • Il divieto di detenzione di questi animali tenderebbe a ledere anche la sfera emotiva dei proprietari; che verrebbero ad essere privati di un legame affettivo importante.
  • Gli animali esotici, se ben gestiti, non risentono di vivere nelle case degli italiani, al pari di un cane o un gatto, e devono avere la stessa dignità e possibilità di vita.
  • Esistono già leggi che tutelano le specie protette, prevedendo sanzioni e provvedimenti in caso di infrazione (direttiva habitat e CITES, per citarne alcune).
  • L’allevamento non è maltrattamento di animali, e generalizzare non porta mai esiti positivi. Molti allevatori di animali esotici non curano l’aspetto economico ma fondano il loro lavoro sulla loro passione rientrando delle spese minime ma massimizzando il benessere animale. (Considerazione personale: dipingendoci come carcerieri, schiavisti e con foto che farebbero rabbrividire chiunque, le associazioni animaliste stanno manipolando l’opinione pubblica e diffamando veterinari, dottori, erpetologi e facoltà universitarie.)

Gli animalisti davanti alla fiera rettili di Novegro: “preferiamo l’estinzione alla cattività”

Nel frattempo domenica 24 ottobre 2021 gli animalisti di Milano hanno dato voce ai loro pensieri davanti alla fiera Esotika di Novegro. “Sei Onnivoro? Con te non parlo!” oppure “Piuttosto che la cattività preferisco l’estinzione di queste specie” sono solo alcune delle frasi che urlavano con i megafoni.

L’ignoranza di questi ragionamenti senza fondo scientifico dirama poi in una discriminazione etica e morale: “se non sei vegano non ti parlo”. Manifestare le proprie idee è un diritto fondamentale ma contemporaneamente lo è anche denunciare sui social network gli orrori di quel “comizio”.

Questo è il caso di @tartaguida che si è gettato a capofitto nella massa di animalisti per interrogarli sui problemi di conservazione ambientale, biodiversità e recupero animali esotici abbandonati. Di seguito il video completo:

Allevatore di animali esotici e appassionato di acquari ho creato il mio portale online per fornire le informazioni necessarie all'allevamento di rettili, anfibi e animali esotici. Diplomato in gestione dell'ambiente e del territorio mi batto per contrastare i pregiudizi e le notizie non verificate sugli exotic pets

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