Correlophus ciliatus tassonomia

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Oggi parliamo di Correlophus ciliatus tassonomia, ogni specie viene classificata in un genere di appartenenza e una specie. A livello scientifico, ogni animale, viene quindi riconosciuto con una dicitura latina; in questo caso il geco crestato è identificato come Correlophus ciliatus. È buona norma riportare il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo.
Esistono altre specie oltre al Correlophus ciliatus, facilmente confondibili ed erroneamente assoggettate al termine comune “geco crestato”.

Correlophus ciliatus tassonomia

In particolare, il genere Correlophus fa riferimento a tre specie:

  • Correlophus belepensis
  • Correlophus ciliatus
  • Correlophus sarasinorum

Ognuna di queste specie differisce per morfologia, habitat, necessità, fenotipo… il concetto di differenti specie non è da confondere con il concetto di “morph”, soprattutto quando parliamo di animali in cattività da generazioni.

Correlophus ciliatus tassonomia

I morph sono l’espressione del genotipo nel fenotipo, ergo una variazione cromatica (o fenotipica)
dell’aspetto dell’animale. Dunque, un geco crestato rosso appartiene alla stessa specie di un geco ciliatus marrone, ovvero Correlophus ciliatus. Essendo questi gechi riprodotti ampiamente in cattività da molti anni, il concetto di “animale selvatico” (socialmente parlando) non è strettamente corretto. I gechi che trovate in vendita nei negozi, alle fiere o negli allevamenti non provengono direttamente dalla natura. Al contrario si stima che la popolazione di gechi ciliatus “da terrario” superi nettamente la quantità degli esemplari selvatici.

Ad ogni modo, non hanno ancora sviluppato unicità, o tratti distintivi, nelle popolazioni in cattività da permettere la classificazione come: “Correlophus domesticus” o “geco crestato domestico”. Ricordatevi sempre che la tassonomia si aggiorna frequentemente ma non è mai al 100% contemporanea con la realtà dello stato delle specie: sarebbe impossibile.

Correlophus ciliatus tassonomia

La tassonomia di questa specie ha subito diverse revisioni. Originariamente Alphone Guichenot nel 1866 identificò i ciliatus come “Correlophus ciliatus”. Tuttavia, la specie fu considerata a lungo estinta, fino alla primavera del 1994 dove è stata rinvenuta una popolazione selvatica in un’isola a Sud della Nuova Caledonia. La specie fu identificata poi come Rhacodactylus ciliatus, per poi ritornare ad essere identificata, come in origine, come Correlophus ciliatus. Le esportazioni di esemplari selvatici di gechi crestati dalla Nuova Caledonia sono bloccate; dunque, tutti gli esemplari presenti in cattività sono riprodotti in terrario da generazioni e non provengono dall’ambiente naturale.

Dal 1997 il Correlophus ciliatus è all’interno dell’allegato D del regolamento europeo in relazione al recepimento degli emendamenti della convenzione internazionale delle specie minacciate di estinzione.
L’allegato D Europeo è infatti impiegato per due fini specifici:

  • Specie incluse in altre appendici per le quali l’unione europea
    ha una riserva.
  • Alcune specie “non in cites” che vengono inserite in questo allegato per essere giuridicamente coerenti con altre direttive. Dunque, il Correlophus ciliatus non rientra nella convenzione di Washington CITES, ed è attualmente (2023) di libera vendita. Tuttavia, viste le recenti normative in materia di “origine degli animali” è sempre consigliato conservare lo scontrino e la prova di acquisto del vostro geco crestato.

Leggi anche Geco Ciliatus aspettativa di vita: clicca qui

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