Tartaruga mata mata: chelus fimbrita e orinocensis

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la tartaruga mata mata, o chelus fimbriata/orinocensis è una tartaruga acquatica proveniente dal Sud America, più precisamente dal fiume Orinoco e dal Rio delle amazzoni. Questi due areali di provenienza compongono le due principali locality di tartaruga mata mata, o almeno così si pensava! E’ da qualche anno che test specifici sul DNA hanno dimostrato che non si trattava di differenze legate alla locality ma di due sottospecie differenti.

Manuale tartaruga mata mata

chelus fimbriata diventa quindi in riferimento alle tartarughe provenienti dal Rio delle amazzoni mentre chelus orinocensis fa riferimento alla popolazione del bacino del fiume Orinoco.

Tartaruga mata mata

l‘origine del nome comune “tartaruga mata mata” deriva dallo spagnolo matar matar, per tradurre in italiano “ammazza ammazzauccidi uccidi“. Perché? Questo soprannome si addice molto alla voracità con cui questa tartaruga acquatica divora le sue prede vive. Sebbene all’apparenza possa sembrare una tartaruga acquatica esotica gestibile, è di fatto una sfida allevarla fornendole le giuste attenzioni e cure. Potreste riscontrare enormi difficoltà anche solo nel reperirla in commercio.

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Tartaruga mata mata: areale di distribuzione

Come già ampiamente descritto la tartaruga mata mata nelle sue diverse locality è diffusa negli stati della Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana, Perù e Venezuela in particolare nei fiumi del rio delle Amazzoni, Orinoco, Essequibo e Oiapoque.

Vive in acqua stagnanti o plaudi ricoperte da una fitta vegetazione che funge da “riparo” alle sue prede. In generale il movimento dell’acqua deve essere lento, il fondale è sviluppato su più piani dove la tartaruga respirerà allungando il collo o caccerà le sue prede.

tartaruga mata mata areale

Tartaruga mata mata: biologia e caratteristiche fisiche

la tartaruga mata mata è una delle specie più grandi tra le tartarughe d’acqua dolce detenibili in cattività. Da adulta può pesare fino a 15 kg e misurare fino a 50 cm di carapace; anche se generalmente questi record vengono toccati solamente dagli esemplari di sesso femminile. Sei sei interessato all’acquisto di una mata mata valuta bene se disponi dello spazio necessario: parliamo di una tartaruga di notevoli dimensioni che avrà bisogno di vasche extra large o laghetti (rigorosamente indoor).

La mata mata è una tartaruga d’acqua dolce molto statica: passa le sue giornate a studiare il fondale in cerca delle sue prede; non esce quasi mai dall’acqua se non gli esemplari di sesso femminile per deporre le uova. Passa le sue giornate mimetizzandosi con la vegetazione alla ricerca di prede da inghiottire; di tanto in tanto porta la sua proboscide in superficie per respirare l’aria al di sopra dell’acqua. Negli esemplari giovani è necessario che l’aria al di sopra dell’acqua sia calda umida per vitare l’insorgenza di patologie respiratorie; sul lato pratico è comunque necessario assicurarsi che non ci sia un forte sbalzo termico tra le due temperature.

La bocca ha una forma triangolare completamente diversa dalle altre tartarughe acquatiche: questa caratteristica unica deriva dalla singolare modalità di alimentazione di questa specie: per depressione dell’acqua la preda viene spinta direttamente all’interno della trachea. Qui le vertebre del collo uccidono e sminuzzano il corpo dei pesci, crostacei, mammiferi e rettili prima di inghiottirli completamente.

come tenere una tartaruga mata mata
Giovane esemplare di tartaruga mata mata, si nota la somiglianza con una foglia

Caccia, mimesi e simbiosi: nulla è lasciato al caso

La fisionomia di questa tartaruga sudamericana è modellato dalla sua predisposizione alla caccia sul fondale: la pelle presenta numerosi barbigli e zigrinature leggere che muovendosi con la corrente simulano il moto algoso del fondale attirano le prede dritte nella sua area di caccia. Non a caso sono in molti a soprannominare questa specie tartaruga foglia vista la somiglianza. I barbigli possono cadere, rompersi, tagliarsi o rovinarsi con il tempo, personalmente trovo la mata mata orribile senza i suoi barbigli. Consiglio sempre di non stabulare la chelus fimbriata con pesci predatori o pesci da fondo che potrebbero ferirla e causare la perdita dei barbigli.

Il carapace assume forme diverse in base alla locality di provenienza: può quindi essere ovale o rettangolare; anche le scaglie differiscono per la lunghezza e possono essere pronunciate verso l’interno o verso l’alto per favorire la crescita di alghe filamentose che aiutano la tartaruga a mimetizzarsi con il fondale.

Un altro aspetto fondamentale della mimesi di chelus fimrbiata e chelus orinocensis è la muta: da fortunato possessore di questa specie ho notato come cambi pelle con molta più frequenza rispetto ad altre specie: 1 volta ogni 10 giorni per la pelle e 1 volta al mese per gli scuti. Ipotizzo che questa muta frequente non sia solo legato ad una crescita veloce ma che rappresenti un’altra tecnica biologica per attirare a se le prede vive.

credit foto: SNAPPERKINGDOM

Alimentazione chelus fimbriata: che cosa mangia e come?

L’alimentazione della tartaruga mata mata è il punto focale del suo allevamento e ne influenza sotto ogni aspetto la sua salute. Dobbiamo considerare le sue abitudini di caccia come un limite ad eventuali integrazioni (come avviene con le altre specie onnivore) di conseguenza alternare gli alimenti è essenziale per evitare scompensi alimentari.

Gli esemplari neonati o baby si alimentano principalmente con cibo vivo, avviare un allevamento di gambusie, guppy, platy e qualsiasi pescetto a riproduzione veloce è necessario per lo svezzamento delle piccole che difficilmente riconoscono il cibo morto. Il cibo vivo è essenziale a questa specie, è una tartaruga che uccide le sue prede a sangue freddo, dunque non proprio una barzelletta se siete alle prime armi con gli animali esotici.

ATTENZIONE: negozi di animali e acquari spesso hanno animali di cattura o impestati di parassiti, è bene somministrare alla mata mata solo pesci riprodotti da noi almeno alla prima generazione. Evitiamo di somministrare pesci malati o già morti per altre cause. Possiamo al contrario somministrare esemplari con deformità fisiche (tipico dei guppy).

tartaruga mata mata alimentazione
In foto esemplare di chelus fimbriata mentre inghiotte un pesce rosso

Con la crescita possiamo provare a proporre prede appena morte o fresche, solitamente latterini e alborelle di fiume se leggermente smosse con le pinze vengono riconosciute e predate dalla tartaruga mata mata. Con l’arrivo della tartaruga ad uno stadio adulto dovremmo aver già introdotto altri alimenti come salmone, persico e trota d’acqua dolce. Questi alimenti vanno somministrati previo congelamento e tagliati in dosi (mai interi).

Da adulta la nostra tartaruga foglia apprezzerà di gusto i topi per serpenti: principalmente quelli adatti ai piccoli pitoni, boa o serpenti del grano. Si possono ordinare online e arrivano a casa già imbustati in contenitori di polistirolo che ne garantiscono il congelamento. Consiglio di introdurre i topi nell’alimentazione poiché rappresentano un ottima fonte di calcio necessaria per il carapace (dobbiamo considerare impossibile fornire a questa specie il classico osso di seppia).

Ogni quanto mangia ?

Gli esemplari baby dovrebbero essere alimentati tutti i giorni e avere sempre la possibilità di predare dai 2 ai 3 pesci al giorno; i sub adulti possono essere alimentati 3/4 volte a settimana con pasti abbondanti e lunghe pause intermediarie. Le mate mate adulte possono mangiare anche 2 volte a settimana, ricordate più sono sostanziosi i pasti meno dovrete alimentarle.

ATTENZIONE: molte tartarughe mate mate sono importate dal Sud America da allevatori del luogo o direttamente dalla natura; assicuratevi sempre della provenienza dell’animale che comprate; consiglio di comprare solo esemplari sub-adulti o adulti vista la rarità di questa specie e l’alta mortalità dei giovani.

Come allestire un acquario, terracquario o indoor pond

La tartaruga mata mata per le dimensioni che raggiunge necessiterà sicuramente di una vasca molto spaziosa. In particolare mi sono accorto che non è soltanto la lunghezza ad essere determinante in una soluzione definitiva; bensì la larghezza. E’ importante considerare una soluzione definitiva per una chelus fimbriata maschio adulto di almeno 50 cm di larghezza x 100 di lunghezza con un altezza che garantisca almeno 30 cm d’acqua.

Per gli esemplari di sesso femminile le opzioni sono molteplici: possiamo optare per un mastello da vino (pond) da posizionare rigorosamente indoor, possiamo costruire o commissionare una vasca artigianale di almeno 80cm x 130 cm oppure comprare acquari commerciali di litraggi abbondanti.

Ovviamente tra le 3 soluzioni le migliori sono le prime due. Per quanto riguarda la vasca per i maschi adulti io consiglio l’acquario Scaper Line 100 di oase: ha tutte le misure giuste e il mobile ha le predisposizioni per il filtro esterno; la vasca è aperta e ci permetterà facilmente l’inserimento delle lampade.

acquario per tartaruga mata mata

Per l’allestimento è d’obbligo l’inserimento di almeno 1 o 2 cortecce di sughero: queste tartarughe acquatiche adorano stazionare al di sotto trovando riparo dalla luce. Consideriamo anche che inserire legni e radici diversi dal sughero è pericoloso vista la mole della tartaruga; non sono rari i fenomeni di annegamento di questa specie dovuti al collasso di legni, incastramento o intrappolamento negli arredi. Il sughero galleggerà sempre e per questo motivo è l’arredo perfetto per questa tartaruga acquatica.

E’ quindi impossibile l’inserimento di rocce, tronchi, radici, sassi… che ostacolano il passaggio e il nuoto dell’animale; arredi taglienti possono inoltre causare la perdita dei barbigli; considerate l’utilizzo di soli arredi lisci.

Il substrato ideale e l’acquario biotopo amazzonico

E’ assolutamente necessario inserire uno strato di sabbia o ghiaia fine in vasca: questa tartaruga acquatica adora scavare e lo fa spesso per passare il tempo o per agevolare la muta. Consiglio un colore del substrato nero o ambrato per simulare con facilità il biotopo originale. Sempre in materia di naturalistico consiglio l’inserimento abbondante di foglie di catappa e di cacao sul fondale: non solo abbasseranno il ph rendendolo ideale ma verranno utilizzate dall’animale per nascondersi e mimetizzarsi.

Nel video terrario riadattato per tartaruga mata mata

Acquario per chelus fimbriata/orinocensis caratteristiche e accessori:

In generale gli accessori che non possono mancare nell’acquario della chelus fimbriata o orinocensis sono:

  • Riscaldatore per acquari termostato a 25°C tutto l’anno. La tartaruga mata può attraversare lievi periodi di brumazione da novembre a dicembre ad una temperatura minima di 19/20°c ma comunque non in fase di accrescimento o in caso di animali baby. La brumazione sud americana è consigliata solo agli allevatori che hanno l’intento di riprodurre questa specie.
  • Potente filtro esterno (personalmente consiglio il filtro biomaster di oase grazie all’innovativa tecnologia del pre-filtro e la possibilità di inserire il riscaldatore). Questa tartaruga acquatica sporca parecchio, abbiamo detto che fa mute frequenti e vi assicuro che le feci sono molto corpose. Affidarci ad un filtro esterno è necessario per evitare batteriosi o scud dovute alla scarsa qualità dell’acqua.
  • Lampada uvb o glo (solar raptor uvb+spot), sebbene questa tartaruga per natura non sia propensa al basking e viva al di sotto di uno strato fitto di vegetazione è necessario inserirla. Dobbiamo considerare la chelus fimbriata come una tartaruga che può facilmente avere carenze di calcio; senza la lampada uvb in vasca aumentiamo il rischio di sfalsare pesantemente il rapporto calcio/fosforo senza garantire l’assorbimento della vitamina d3.
  • Consiglio la lampada spot principalmente a chi accresce esemplari baby per riscaldare l’aria al di sopra dell’acqua. Così facendo eviteremo l’insorgenza di fastidiose polmoniti con possibile decesso dell’animale. Da adulte la lampada spot è invece pressoché inutile patto che la stanza sia riscaldata.

Tartaruga mata mata riproduzione: come fare?

La riproduzione in cattività della tartaruga mata mata potrebbe all’apparenza sembrare complicata e invece i pochi allevatori che hanno avuto successo pare che si siano limitati ad a unire un esemplare maschio con uno di sesso femminile senza farsi troppi problemi. Abbiamo testimonianze di riproduzioni dalla Germania e dall’Olanda, ciò nonostante in fiera non si riesce a reperire mezza mata mata neanche spingendosi in questi paesi. L’impresa non consiste infatti nell’accoppiamento ma nel riuscire a reperire due esemplari dei sessi opposti: sembrerebbe che i maschi siano molto più popolari delle femmine.

piante acquario tartaruga mata mata
Foto della suprficie del mio acquaterrario della tartaruga mata mata

Piante per acquario tartaruga mata mata

Le piante acquatiche per allestire l’acquario della tartaruga mata mata che consiglio sono: potos, anubias, lemna minor, pistia, giacinto d’acqua e vallisneria. Dobbiamo però considerare che tutte le piante con apparato radicale nel substrato potranno facilmente essere sradicate dalla tartaruga. Per la conformazione del muso è impossibile che chelus fimbriata le provi a mangiare.

Convivenza tartaruga mata mata con pesci, altre tartarughe o ospiti

La convivenza della tartaruga mata mata è possibile soltanto con pesci predatori, sebbene non la consigli in nessun modo, online è facile trovare la chelus fimbriata in grosse vasche condivise con i pesci oscar astronotus ocellatus. Personalmente ho provato la convivenza della mata mata con caridine, rasbore, microrasbore, guppy, endler… finiscono sempre tutti divorati dalla tartaruga. Per quanto riguarda le chiocciole o lumache acquatiche escludiamo quasi totalmente il pericolo che la mata le provi a mangiare dunque possono essere inserite in vasca.

Dove comprare una tartaruga mata mata?

Dove comprare una tartaruga mata mata è la domanda esistenziale di molti appassionati che vogliono iniziare ad allevare questa specie, la risposta? Buona fortuna! Personalmente trovai Marta, la mia mata mata in fiera ad Origgio nel 2018. Nelle fiere successive non ho più visto un solo esemplare esposto. Dobbiamo anche considerare che dopo la suddivisione delle due locality nelle due sottospecie le importazioni dal sud America sembrano essersi bloccate. Ciononostante neanche all’esterno sono messi meglio, parlo dopo essermi fatto un bel viaggio di 26 ore fino ad Houten (Olanda) per poi tornare a mani vuote. Vi consiglio comunque di non comprare esemplari giovani ma optare per i subadulti o adulti soprattutto se di importazione. Ti lascio il link delle fiere rettili in programma per il 2022

tartaruga mata mata

Consigli per l’allevamento della tartaruga mata mata

Da proprietario vi do qualche consiglio che mi avrebbe reso la vita molto più semplice nell’allevamento della tartaruga mata mata. Per posizionare la lampada uvb possiamo ignorare la distanza di sicurezza 30 cm dall’animale (ovvio garantiamone comunque 15/20) poiché inseriremo uno strato di piante galleggianti, acqua ambrata e cortecce che schermeranno la maggior parte dei raggi emessi.

Comprate fin da subito una acquario grande, sebbene io personalmente abbia cambiato 4 diverse vasche durante la sua vita ho sempre stabulato la mia tartaruga mata mata in vasche che le permettevano la totale libertà dei movimenti.

Non comprare una chelus fimbriata o orinocensis se sei alle prime armi o non hai soldi da spendere: sono tartarughe per chi è già nel settore da qualche anno, per chi è veramente appassionato e non ha problemi a sborsare qualche euro di troppo per la sua vasca, arredo, filtro e alimentazione.

La cosa che più mi sorprende di questa specie è la sua intelligenza, curiosità e il suo comportamento totalmente diverso da quello di altre tartarughe acquatiche.

Tartaruga mata mata legislazione e CITES

La chelus fimbriata e chleus orinocensis non sono inserite in nessun allegato CITES, restano dunque di libera vendita. Resta comunque buona norma conservarne la ricevuta d’acquisto per dimostrarne la provenienza e proprietà.

Quanto costa una tartaruga mata mata?

In generale una tartaruga mata mata baby può costare dalle 100 alle 300 euro, per gli esemplari subadulti invece il prezzo si aggira sulle 600/800 euro. Un esemplare adulto femmina costerà invece dalle 1700 euro alle 3000 mentre un esemplare maschio dalle 1300 euro fino ai 2000 euro. Resta comunque chiaro che essendo chelus fimbriata una specie di difficile reperibilità ogni allevatore può farvi il prezzo che vuole.

Spero di essere stato abbastanza esaustivo e soprattutto chiaro nelle informazioni sull’allevamento della mia specie preferita di tartaruga d’acqua dolce la chelus fimbriata. Per qualsiasi domanda o chiarimento potete commentare l’articolo, riceverete una risposta entro 24h.

Fivizzoli Edoardo

Conoscere la tartaruga mata mata

@tartaguida instagram

Animali Esotici Miano è il più vasto e completo blog dedicato ai rettili e agli animali esotici fin dal 2019, Su AnimaliEsoticiMilano potete trovare notizie ed informazioni nell'ambito degli acquari, tartarughe acquatiche, testuggini terrestri, gechi, camaleonti, pogone, axolotl, rane... guide tecniche, fotografie, recensioni, news ed approfondimenti, su tecnica, biologia, ed eventi. TartaGuida è anche su tutti i social network, con oltre 10 libri pubblicati e la partecipazione a progetti ambientali, sociali e commerciali per la divulgazione delle corrette linee guida in ambito animali esotici e acquatici.

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8 Responses

  1. Alessandro ha detto:

    Vorrei se è possibile gli indirizzi x l’acquisto di un esemplare
    Non sono un neofido

  2. oskar ha detto:

    Buona sera sig.Edoardo,complimenti per l’articolo e informazioni riguardo la Mata Mata,io ho un maschio e una femmina da ca 31 anni e sono in perfetta forma l’estate sono al aperto ( anche se viene sconsigliato da molti) in un piccolo stagno,in questo periodo il maschio e piuttosto “stressante” nei confronti della femmina e se esagera gli devo dividere,.Gli alimento esclusivamente con del pesce vivo ( sgardole o alborelle) il che secondo me rende superfluo l’uso di lampade uv Cordiali saluti da Bolzano Oskar

  3. oskar ha detto:

    Buon giorno sig.Edoardo complimenti per la sua guida molto dettagliata, io ho un maschio e una femmina da 35 anni e le tengo assieme in un acquario coperto,in estate le lascio al aperto in un piccolo stagno ( anche se viene sconsigliato da molti) e non ho mai avuto problemi. In questo periodo il maschio e’ piuttosto “invadente” nei confronti della femmina e se persiste gli devo separare. Vengono alimentate prevalentemente con il pesce vivo pescato in natura. Cordiali saluti

    • Edoardo ha detto:

      Buona Sera Oscar, avere due mate di sesso diverso è una fortuna! Che invidia! Purtroppo è normale che il maschio diventi irruente nei confronti della femmina in periodo di riproduzione. è la natura che fa il suo corso. Diciamo che comunque riprodurre la chelus fimbriata non è un evento così comune. Hai mai avuto delle riproduzioni? Perdona la curiosità ma bisogna approfondire.

  4. oskar ha detto:

    Salve Edoardo,ho visto ora che ho messo 2 commenti beh il primo e’ da scartare, Si effettivamente sono stato proprio fortunato a trovare una coppia,la femmina ha deposto le uova in varie annate,il problema pero’ e’ che le ha trattenute parecchio in corpo prima di deporle in acqua ( ovviamente se le condizioni erano ideali le avrebbe poste in terra) purtroppo non avendo la possibilità di mettere una grande vasca con una parte asciutta ( tipo acquaterrario) i risultati erano quelli, siccome depone le uova nel periodo freddo non ho nemmeno la possibilità’ di tenerle al aperto,la gestione del impianto sarebbe piuttosto costoso.Infine il rilascio delle uova in acqua e’ sempre una cosa molto delicata inquinato contro natura e poi ce’ il rischio che se trattenute troppo potrebbero recare gravi danni agli organi interni e portare alla morte del animale. Tuttavia se si creano le condizioni ideali ( possibilità di deposizione,aumento della temperatura del acqua,acidità’.e luce non penso che sia difficile la riproduzione ) In acquario ho usato il riscaldatore solamente i primi 7-8 anni poi l’ho tolto per non “stimolare” troppo il maschio e per abituarle alla permanenza estiva al aperto.

  5. Tartarugaio ha detto:

    Quali sono i segni di riconoscimento tra maschio e femmina per arrivare a sessare un sub adulto

    • Edoardo ha detto:

      Il sessaggio di una mata mata è veramente complesso. in generale i maschi tendono ad estrofletter e il pene al mattino. Le femmine sono piu grandi mentre i maschi piu piccoli. La coda delle femmine è piu piccola e larga alla base.

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