Specie gechi autoctoni Italiani: guida alla fauna selvatica
In collaborazione con Italian Gekko Association abbiamo realizzato questo articolo sulle specie gechi autoctoni Italiani. La rubrica è quasi completa! Non perderti gli altri articoli a tema “Guida ai serpenti Italiani” e “Guida alle tartarughe autoctone“. I gechi in Italia sono animali selvatici molto popolari in tutta la penisola: dalla Lombardia alla Sicilia; quasi nessun territorio escluso.
I gechi sono parte integrante dell’ecosistema mediterraneo: predano insetti come zanzare, mosche, blatte… e vengono a loro volta predati da serpenti, rapaci e piccoli mammiferi. Sono protetti dalla convenzione di Berna e non possono essere toccati, uccisi, spostati o disturbati senza autorizzazioni specifiche.

Come da schema la Tarentula mauritanica e il Geco verrucoso Hemidactylus turcicus popolano tutta la penisola da Nord a Sud. La Tarentula è anche l’unico Phyllodactylidae presente in Italia e vanta il record del geco autoctono più grande in dimensioni (fino a 15 cm). L’Euleptes europea è l’unico rappresentante della famiglia Sphaerodactylidae in Europa ed è diffuso per lo più in Sardegna, Liguria, Toscana, Lazio e Liguria. Il Mediodactylus kotschyi è invece endemico della Puglia ma avvistato anche a Modena e a Bergamo (probabilmente arrivatoci con gli ulivi introdotti).

Le specie gechi autoctoni Italiani sono quindi distribuite in tutto il territorio nazionale e svolgono funzioni specifiche all’interno dell’ecosistema selvatico e urbano. Popolari sono gli avvistamenti nelle grandi città come Milano, Torino, Roma… soprattutto nelle cantine o nei box dove questi piccoli rettili cacciano le loro prede.
Specie gechi autoctoni Italiani: cosa fare se ne trovi uno?
Come spieghiamo all’interno del nostro articolo “cosa fare se trovi un animale selvatico” questi gechi non possono essere disturbati o prelevati per nessuna ragione. La fase di basking espone questi rettili alla luce del sole anche d’inverno (spesso è la causa di avvistamenti). Importantissimo ricordarsi che prelevare queste specie è illegale e nella maggioranza dei casi equivale anche a condannare l’animale a morte.

Rispetta sempre la fauna selvatica, limitati ad osservare gli animali autoctoni senza recargli disturbi o danno. I contenuti sugli animali selvatici ed esotici continuano su @tartaguida instagram.