Cervello dei rettili: emozioni, sistema limbico e interazione

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Il cervello dei rettili non funziona proprio come crediamo. Nell’articolo affronteremo le cause che ci hanno portato a pensare erroneamente che i rettili non provino emozioni e sentimenti; o che non siano in grado di fare ragionamenti complessi.

ATTENZIONE: abbiamo scritto questo articolo per persone comuni; eventuali imprecisioni sono necessarie a rendere fruibile e comprensibile il contenuto a tutti.

Ad oggi molte pubblicazioni passate in materia di evoluzione del cervello (“pesce -rettile – volatile – mammifero”) sono state maggiormente approfondite. L’approccio passato a questi studi derivava da un metodo di analisi oggettivo basato su diagnosi anatomiche: non ha questo apparato uguale a è incapace di fare questo comportamento.

Utilizzando questo metodo di analisi sono poi state fatte semplificazioni accademiche che con il pretesto di rendere fruibile i testi alla popolazione, hanno creato deduzioni sfalsate sulla base di interpretazioni distorte.

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Oggi lavoriamo seguendo metodi differenti comprendendo i fattori che influenzano la comprensione di un comportamento: tempo, ambiente, soggettività, reazioni a comportamenti ripetuti… raccolti in osservazioni, dati e ricerche incrociate con riprove fisiologiche e anatomiche.

Oggi comprendiamo come una differente anatomia non significhi per forza differenti capacità cognitive: dobbiamo capire quali apparati sopperiscono a quelli utilizzati dal cervello umano. durante specifici comportamenti o comunicazioni.

Anche considerando una differente percezione animale/uomo dei sensi stessi: ad esempio una Centrochelys sulcata (tartaruga gigante africana) è più sensibile come tatto sul carapace rispetto alle zampe; il lavoro da svolgere sarà quindi necessariamente da contestualizzare rispetto alla sensibilità delle singole specie e dei singoli individui.

Cervello dei rettili

Il cervello dei rettili è paragonabile a quello dei mammiferi?

Secondo un’intervista al Dr. Gordon M. Burghardt di GA Bradshaw pubblicata su Pshicology today: il cervellorettiliano” non esisterebbe e il cervello di tartarughe, serpenti e altri rettili sarebbe paragonabile a quello umano.

In principio la socialità e le emozioni non sono state associate ai rettili poiché hanno modi di esprimerle differenti: che come umani non “leggiamo” facilmente. É come se parlassimo lingue diverse.

Le cure parentali che mostrano i coccodrilli e gli alligatori (e la difesa del nido nelle tartarughe Centrochelys sulcata; vai all’articolo) sono la prova principale di intelligenza sociale ed emotiva.

Cervello dei rettili

Cervello dei rettili: nuove scoperte, ricerca e dati

Seguendo il nuovo filone etologico sono state fatte nuove importanti scoperte. Le tartarughe Podocnemis expansa emettono vocalizzi per richiamare i piccoli in schiusa dall’uovo fino all’acqua. Lo studio pubblicato su APA psycNet spiega come queste cure parentali implichino una comunicazione ramificata tra gli individui.

Anche il nostro team sezione @tortugamad si sta occupando di studi sul comportamento delle tartarughe. Di recente abbiamo annunciato il progetto comportamentale con Marto la Chelus fimbriatus di @tartaguida; anche se il progetto dovrà essere applicato sul secondo soggetto “Marta” e in una terza fase su altri esemplari. Più il campione è ampio più è facile dimostrare la presenza di un determinato comportamento.

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Marto Maschio di Chelus fimbriatus durante i test con i cerchi (target) colorati

Siamo abituati a pensare ai rettili come un gruppo di individui per i quali valgono le stesse regole, ma su questo settore comportamentale dobbiamo tenere in considerazione la soggettività dei singoli individui e l’influenza dell’ambiente in cui crescono.

Questi studi si stanno svolgendo adesso e non abbiamo ancora la certezza di avere tutti gli strumenti necessari per comprenderli pienamente. Non è soltanto un lavoro di raccolta dati ma di incrocio delle osservazioni con test clinici per la dimostrazione anatomica e la riprova scientifica.

I rettili e affetto, confidenza e relazione con l’uomo

Sebbene come per cane, gatto, coniglio non si possa parlare di amore (se ci pensate è difficile da definire anche per noi umani) quello che chiamiamo o interpretiamo come affetto è in realtà una “confidenza intraspecifica“. Pensateci comunicare qualcosa con qualcuno non implica affetto: e per gli animali non è sicuramente diverso.

Sebbene la componente amorosa sia indimostrabile il lavoro di studio si sta concentrando proprio sui meccanismi di comunicazione di questi animali e le loro finalità. Qualsiasi deduzione che trasferisce forzatamente la concezione umana all’animale è soggetta all’antropomorfizzazione: ad oggi sappiamo però che siamo cose diverse e funzioniamo in modi diversi; dunque gli studi vengono svolti immedesimandosi nel rettile stesso, non sulla base della concezione dall’uomo.

“La nostra società ha un vizio culturale e pretendiamo che gli animali abbiano i nostri stessi problemi”

Chiara Lorenzetti
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Arricchimento ambientale e ambiente stimolante

Abbiamo parlato di quanto l’ambiente e gli stimoli influenzino il comportamento e la comunicazione dei rettili. Tuttavia ad oggi la corrente di pensiero naturalistica in terrariofilia ripropone esclusivamente elementi naturalistici come arricchimento ambientale.

Tuttavia per l’uomo l’arricchimento ambientale è la settimana enigmistica. Sebbene riproporre un ambiente fedele a quello d’origine sia un investimento comprovato al benessere animale; come arricchimento ambientale dobbiamo considerare: oggetti, suoni, odori (in relazione ai sensi di ogni specie) anche artificiali necessari all’arricchimento neurologico.

Dunque la corrente di pensiero naturalistica in realtà differisce da quella che soprannomineremo “comportamentale” nell’ambiente del rettile sebbene lo scopo ultimo sia il medesimo. Per capirci se un naturalista si preoccupa di un ambientazione coerente con quella dell’habitat d’origine, aggiungendo una pietra o un ramo; un “comportamentale” potrebbe invece utilizzare elementi artificiali in teca come cerchi, pulsanti, suoni, pettorine o altro.

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Per rimanere aggiornati su questa tematica comportamentale e per altri contenuti simili vi invito a seguire il profilo instagram @tortugamadteam della squadra capitanata da Chiara Lorenzetti. Per qualsiasi domanda vi invitiamo a commentare direttamente questo articolo.

Animali Esotici Miano è il più vasto e completo blog dedicato ai rettili e agli animali esotici fin dal 2019, Su AnimaliEsoticiMilano potete trovare notizie ed informazioni nell'ambito degli acquari, tartarughe acquatiche, testuggini terrestri, gechi, camaleonti, pogone, axolotl, rane... guide tecniche, fotografie, recensioni, news ed approfondimenti, su tecnica, biologia, ed eventi. TartaGuida è anche su tutti i social network, con oltre 10 libri pubblicati e la partecipazione a progetti ambientali, sociali e commerciali per la divulgazione delle corrette linee guida in ambito animali esotici e acquatici.

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2 Responses

  1. Stefania ha detto:

    Ciao volevo sapere e vero che al axolotl di può dare il petto di pollo e se si dovrei congelarlo?

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